Don Chisciotte


Il coraggio è non tradire i propri sogni, soprattutto quelli giovanili.
Questa forse la battuta centrale dello spettacolo al Toniolo di Mestre dal 6 febbraio al 10 febbraio 2019 portato in scena da Nuovo Teatro con Serra Yilmaz e Alessio Boni che ha curato anche la regia insieme a Roberto Aldorasi e Marcello Prayer.

Spettacolo intenso pieno di luci, di colori, di immagini. Fatto di ritmi e suggestioni, facendo propria una scuola drammatica e comica allo stesso tempo che viene da lontano: dalle maschere della commedia dell'arte (il Capitano) e che giunge fino a noi:  a quelle pagine memorabili sull'umorismo - il sentimento del contrario - di Luigi Pirandello.
Spettacolo costruito su suoni e su tempi che impongono una recitazione sempre sopra le righe e a tratti surreale.

Tutto bello, attori molto bravi (sopra a tutti Alessio Boni). Invenzioni sceniche talvolta azzeccatissime e suggestive come il duello con il Cavaliere degli Specchi all'inizio del secondo tempo o come,  tra le altre, i movimenti di Ronzinante, il cavallo di Don Chisciotte che sembra danzare...

Ma non posso fare a meno di segnalare anche la ripetitività dello spettacolo che talvolta sembra far fatica a spiccare il volo. Sembra far fatica a procedere o a concludersi, come se ci fosse una sorta di mancanza di inventiva, una palla al piede che lo fa percepire a volte un po' noioso e comunque dando una sensazione di incompiutezza allo spettatore (per lo meno a me). Lo spettacolo appare un po' troppo lungo proprio per questi motivi e fa fatica persino a chiudersi, strascinando all'infinito il finale con la morte dell'eroe.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le Villeggiature di Farmacia Zoo:È

Un tango da dimenticare

Un delicato e bravissimo Paolini in Boomers