Un tango da dimenticare
Il tango delle capinere Quando assisto a spettacoli così (e mi accade purtroppo non più solo raramente negli ultimi anni) non posso fare a meno di pensare a tutta la mia inadeguatezza e con una certa tristezza mi convinco di essere ormai, con tutto il cumulo d‘anni che mi porto dietro, un po’ retrò che senza usare eufemismi, ha il significato di sentirmi terribilmente vecchio. Poi però, in una sorta di ripiegamento e analisi interiore, anche ripercorrendo i miei giudizi spesso lasciati qua e là nella carta digitale dei miei appunti, mi accorgo che spesso i miei giudizi sono stati lusinghieri e addirittura entusiasti per spettacoli di ricerca e sperimentazione che invece mi avevano convinto. Anche perché - perdio - a me l’avanguardia è sempre piaciuta! Non so dunque se dipenda semplicemente dalla mia incompetenza o dal mio umore, ma questo spettacolo di Emma Dante (Il tango delle capinere, Regia Emma Dante con Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco), oltre al fatto di avermi annoiato a