Un delicato e bravissimo Paolini in Boomers

 

Ho assistito presso il Teatro C. Goldoni di Venezia allo spettacolo Boomers con interprete, drammaturgo e regista quel Marco Paolini che negli ultimi decenni ci ha regalato spettacoli sempre di prim'ordine, soprattutto di teatro civile. E, veramente, non ha deluso neppure questa volta le aspettative anche se avevo sentito giudizi contrastanti ed ero andato allo spettacolo un po’ prevenuto.



Invece Paolini narratore straordinario e animale da palcoscenico ormai consolidato, ci offre uno spettacolo pieno di citazioni e di ricordi che - certo - vengono capiti soprattutto se si ha “una certa età” (lo spettacolo è vietato agli under 48 - ci ricorda lo stesso attore scherzosamente nell’introduzione che apre la messa in scena). 

Il racconto tocca molti toni e registri teatrali, dal lirico, al civile, al sentimentale, al leggero, al drammatico, che vengono mostrati da Paolini e dal gruppo che l’accompagna in modo sempre delicato ma efficacissimo (i musicisti peraltro sono bravissimi con una deliziosa Patrizia Laquidara che accompagna la narrazione con la sua voce intervallandola con maestria e intonando alcune celebri canzonette o presentandocene di inedite): senza parolacce, senza turpiloqui o volgarità, senza grida, senza eccessi).

Paolini drammaturgo sa il fatto suo e il racconto si snoda con appropriati ritmi, silenzi, toni e con tutto il suo mestiere da teatrante consumato.

Ne risulta dunque un gradevolissima cavalcata nella storia d’Italia (ma non solo) dell’ultimo mezzo secolo del novecento con qualche avanzata nei primi anni del ventunesimo secolo: e sembra una rappresentazione leggera di ciò che in molti (giornalisti e storici) hanno cercato di fare con faticosi volumi cartacei: descrivere con qualche notazione critica e sempre con un certo sorriso (talvolta amaro) una storia forse ancora non del tutto decantata per poter essere solidificata nei libri di storia ma a noi cara perché soprattutto ci riguarda da vicino e riguarda il nostro meglio: la nostra gioventù e la nostra vita più bella.


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