Le Villeggiature di Farmacia Zoo:È

 


Farmacia Zoo:È non è nuova alla riflessione sulla follia e il manicomio. Nel 2011 aveva intrapreso una ricerca attorno a questo tema mettendo a nudo il rapporto tra malattia e società, ed entrando in diversi reparti psichiatrici o analizzando le cartelle cliniche storiche dell' ex sanatorio dell’isola di San Servolo a Venezia. Ne era venuta fuori una bella e commovente performance, che aveva come titolo Turning Back (Voices) – Voci di Ritorno e che era stata proposta anche in luoghi suggestivi e non convenzionali (io l'avevo vista negli umidi locali del Forte Carpenedo a Mestre). La rappresentazione era una festa al contempo surreale e drammaticamente realistica. Una festa in un ospedale psichiatrico, una festa con gente "normale" (il pubblico) che in quella performance incontrava i "matti": il manicomio si era aperto alla gente. E il pubblico di divertiva e si commuoveva tra le danze e le parole degli attori in scena.

Al Teatro Villa Belvedere a Mirano, all'interno della stagione di teatro indipendente "Molecole" oggi 15 ottobre 2023 ha debuttato Farmacia Zooè con "Le Villeggiature" di e con Gianmarco Busetto e con videoscene di Marco Duse.

Come da foglio di sala lo spettacolo ricostruisce i gravi fatti accaduti nell’ospedale psichiatrico di Collegno e a Villa Azzurra di Grugliasco (“il manicomio dei bambini”) a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso con le atroci vicende del professor Giorgio Coda, soprannominato “L’Elettricista”.

Lo spettacolo è sapientemente costruito, risulta intenso e commovente e Gianmarco Busetto è bravo nel farci toccare e vivere le vicende, riproposte con una recitazione efficace nei ritmi e nei colori. 

Lo spettatore alla fine non può che sentirsi impietrito e scosso e nello stesso tempo impietosito dalle crudeli vicente che si mettono quasi oscenamente a nudo nella narrazione che viene sapientemente intervallata e chiosata con un apparato multimediale di accompagnamento e di rinforzo molto ben pensato, strutturato e realizzato. 

Lo spettacolo però calca forse troppo la mano sulla narrazione e sul racconto lasciando poco spazio alla fantasia, alle allusioni e insomma a tutto quel gioco anche ermeneutico che il teatro deve praticare essendo per sua essenza dia-logo, relazione con il pubblico, e non semplicemente "predica", "requisitoria", atto d'accusa.

Certo non è facile, soprattutto quando si sceglie di utilizzare il teatro "civile" come propria mission come fa (almeno così sembra guardando alla produzione degli ultimi anni) Farmacia Zoo:è. Tuttavia nella chiacchierata con il pubblico a fine spettacolo si ribadiva che la rappresentazione non è mai qualcosa di cristallizzato e perciò credo che la compagnia sia consapevole e attenta ai consigli e alle sensazioni raccolte per calibrare meglio il tiro (drammaturgcamente inteso) nelle prossime repliche.

In tutti i casi uno spettacolo che si lascia vedere e che corre via veloce - e terribile - in un'ora e un quarto di scena. Uno spettacolo che si deve vedere per rendersi conto che i diritti (da difendere sempre e sempre più, anche oggi, dove tutto sembra gratuito e innato)  sono stati conquistati a fatica e con molte sofferenze tanto che solo pochi anni fa poteva trovare spazio nella civile europa o nella civile e cattolica Italia, un monumento al male come la Villa Azzurra di Grugliasco che lo spettatore può rivedere seppure in rovina, mediante un video, verso la fine della performance.

 


LE VILLEGGIATURE
di e con Gianmarco Busetto
videoscene Marco Duse
tecnica Marco De Rossi, Alice Marchiori
progetto grafico Marina Renzi
drammaturgia Gianmarco Busetto, Marco Duse
consulenza drammaturgica Gabriella Montanari, Mirko Capozzoli
regia Gianmarco Busetto, Marco Duse
con il sostegno del Comune di Mirano - Assessorato alla Cultura
produzione Farmacia Zooè / Scene di Paglia, 2023

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