Un Penitente efficace e un mondo capovolto
Spettacolo che non delude quello portato in scena al Toniolo di Mestre da Luca Barbareschi, strepitoso interprete di Charles, lo psichiatra descritto nel 2016 dal drammaturgo americano David Mamet nella pièce "Il Penitente". Teatro di parola con attori superbi che tengono - non si sa come! - un ritmo forsennato dall'inizio alla fine, tanto da catturare l'attenzione del pubblico (un po' maleducato durante la prima parte della serata - Barbareschi dopo soli due minuti ha voluto reiniziare da capo per il brusio della sala dovuto ai molti ritardatari. Perché vengono fatti entrare? Boh!). Così passano i 90 minuti di spettacolo e gli otto quadri con i quali viene delineato il dramma interiore del protagonista e le vicende più o meno meschine di coloro che gli stanno attorno: la moglie (una bravissima Lunetta Savino), alias "signora-mia-dove-andremo-a-finire" che non sopporta il rifiuto della società e quello che "dice la gente", l'avvocato