Non mi hai più detto ti amo


Diciamolo subito: la storia è del tutto banale sia nel fatto (una donna - una famiglia - che entra in crisi), sia nella "miccia" che accende l'azione (la malattia), sia nella risoluzione (... beh? andatelo a vedere, no!).
Questo è veramente l'unico neo perché gli spettatori passano a teatro due ore godibilissime: la drammaturgia è impeccabile nei tempi, molto veloci, asciutti, quasi pennellate che dicono tutto eliminando il superfluo; la regia (di Gabriele Pignotta, anche autore della pièce), lineare pulita e poco incline a sperimentazioni che almeno qui sarebbero state del tutto fuori luogo; l'interpretazione degli attori, veramente bravi, sempre naturali e mai propensi a cadere nel patetico o ad indugiare o strizzar l'occhio alle facili ironie o alle battute più comiche. Bravi bravi gli interpreti: Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia il cui affiatamento e la cui complicità si sentono palpabili in sala e nel palcoscenico, Fabrizio Corucci, simpatica macchietta, straordinario nel fare del suo personaggio, un personaggio a tutto "tondo" incardinato perfettamente nella storia (e non era affatto facile); e per ultimi i due ragazzi Raffaella Camarda e Francesco Maria Conti che personalmente avrei cercato di far recitare senza quell'antipatico accento romano ma che risultano veri mai sopra le righe, mai caricaturali.
Anche le musiche sono del tutto azzeccate ed evocano, suggeriscono, provocano emozioni talvolta anche forti: il cambiamento è sempre una ricchezza se lo si sa prendere per quello che porta ma soprattutto se è accompagnato dall'ascolto dell'amore e della comprensione reciproca.
Tra le cose da portare 
Tra le cose da portare 
Porterei sicuramente un po’ di te

La foto è tratta dal sito https://www.teatro.it/recensioni/non-mi-hai-piu-detto-ti-amo/la-coppia-cuccarini-e-ingrassia-vince-anche-nella-prosa


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