Aeros: un po' eros un po' (tanto) in aria!


All'interno della stagione di prosa del Teatro Toniolo, un po' stranamente, è andato in scena in questi giorni Aeros, interpretato dagli atleti della federazione di ginnastica rumena.
Si è trattato di uno spettacolo fatto di coreografie curate e firmate da personaggi di primo piano del mondo della danza contemporanea: Daniel Ezralow, David Parsons, Moses Pendleton (quest'ultimo forse il più conosciuto tra i non addetti ai lavori essendo il fondatore di Momix).
Da sottolineare gli elegantissimi e multicolori  costumi di Luca Missoni.



Lo spettacolo per circa un'ora e un quarto, lascia lo spettatore senza fiato: si tratta di quadri che si susseguono l'uno all'altro senza quasi soluzione di continuità. Sono i gesti atletici stupefacenti degli interpreti che rapiscono e ammaliano gli spettatori quasi si volesse davvero sfidare talvolta la forza di gravità. I corpi dunque sono i grandi e i soli protagonisti della scena: la musica stessa passa in secondo piano!
È tuttavia questo, a parer mio, il punto debole dello spettacolo: sembra non esserci abbastanza anima e allo spettatore (che pur affascinato dai gesti che pirotecnici lo seducono ben presto), non viene stimolata l'emozione, quell'emozione spirituale che ci si lascia trasportare o dalla quale si è rapiti per la sola presenza scenica dei grandi danzatori e con i grandi spettacoli di danza.
Qui invece è la materialità del corpo ad essere regina anche se talvolta è talmente divina da farsi anima essa stessa!
Spettacolo da vedere che ha avuto applausi (anche a scena aperta) e molte chiamate.

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