Sei personaggi in cerca d'autore
foto di Antonio Parrinello |
Lo spettacolo dello stabile di Catania è in sostanza un pezzo di antiquariato che si ripresenta uguale a se stesso in modo un po' stanco e senza neppure grande convinzione: Il padre (M. Placido) e la Figliastra (Dajana Roncione) sono bravi, certo, ma non sempre convincenti (nel senso di non trasmettere emozioni) né il regista (Silvio Laviano) con il suo atteggiamento tradizionalmente (anche in questo caso) isterico, non convince del tutto e sembra (qui veramente da cliché ripetuti e ormai vuoti) costruito, ripetuto, non naturale, forzato.
Volendo essere pignoli anche sotto il profilo meramente tecnico alcuni interpreti potrebbero risultare più chiari nell'emissione e nell'articolazione delle parole che talvolta si perdono. Ma questo, si sa, oggi è sempre meno tenuto in considerazione come bagaglio imprescindibile della professione.
Insomma un po' di delusione c'è stata e anche il pubblico intorno a me, nonostante gli applausi finali e le chiamate, mi è sembrato non particolarmente entusiasta della serata.
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