Miss Marple, giochi di prestigio


Carino e piacevole. Erano queste soprattutto le parole che correvano tra le bocche del pubblico all'uscita di Teatro. E difatti Miss Marple (con il sottotitolo "giochi di prestigio") è stato un lavoro che ha divertito, riuscendo a costruire una bella suspense (non così facile da rendere a teatro) mediante una drammaturgia sapiente, una regia efficace e attori bravi a interpretare i vari caratteri, presentati inevitabilmente con poche pennellate.

Il testo (scritto con maestria da Edoardo Erba, traduttore di tutte le commedie di Agatha Christie per Mondadori), ripropone in sintesi il romanzo omonimo della giallista più famosa d'Inghilterra, ed è reso sul palcoscenico con trovate registiche efficaci e veloci: tra tutte, da sottolineare la scena madre durante il secondo atto, dove l'investigatrice ricostruisce il "fatto delittuoso" scoprendo il colpevole a teatro aperto, cioè con le "quinte" e la scenografia alzata.

La regia di Pierpaolo Sepe è stata sapiente, semplice e lineare: con pochi tocchi, sempre con gusto, riesce a rendere al meglio l'intreccio e a dipanarlo pian piano. Il pubblico così non si perde e riesce facilmente a seguire i fatti (di per sé piuttosto complessi).

Gli attori sono stati all'altezza (si tratta della compagnia Gli Ipocriti diretta da Roberto Andò), e tra tutti, ovviamente, la protagonista: Maria Amelia Monti. Quest'ultima rende molto simpatica l'arguta investigatrice, che è presentata un po' buffa ma sempre attenta a leggere i dettagli e a scoprire i misteri: ciò che sembra si rivelerà falso e proprio ciò che non sembra, sarà vero!
Roberto Citran invece, che interpreta il suo personaggio con apprezzabile naturalezza, spesso non scandisce a sufficienza le parole che talvolta arrivano a stento al pubblico, nonostante tutti gli attori siano supportati da microfoni (ma perché mai oggi si è imposta questa pessima mania?).

Alla fine gli attori raccomandano al pubblico di non svelare il nome del colpevole e perciò mi adeguo alla richiesta spronando chi legge ad andare ad assistere allo spettacolo per scoprire autonomamente chi sia l'assassino: senz'altro saranno due ore di divertimento, piacevoli, ricche di sorprese.

Alla fine il pubblico ha apprezzato con chiamate ed applausi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le Villeggiature di Farmacia Zoo:È

Un tango da dimenticare

Un delicato e bravissimo Paolini in Boomers