Una Bella Figura di Yasmina Reza


Cinque attori in scena. Due coppie, una più regolare, l'altra più irregolare e una suocera svampita, Ivonne, la madre di Erik. Cinque interpreti veramente bravissimi a rendere un testo difficile, tenendo un ritmo piuttosto indiavolato e utilizzando i luoghi deputati in cui la scena viene divisa sapientemente dal regista Roberto Andò e dallo scenografo: quadri in orizzontale e in verticale che danno il ritmo alla pièce teatrale mediante lo scorrimento di un sipario che forse vuol farci intendere lo scorrere inevitabile e talvolta grigio della vita.
Ed è proprio la vita che l'autrice di Bella Figura Yasmina Reza vuole cogliere, descrivendone un frammento senza particolare trama, senza particolare linea narrativa. "Nelle mie opere non racconto mai vere e proprie storie. Dunque non dovrebbe sorprendere se lo stesso accade anche qui a meno che non si consideri l'incerta e ondeggiante trama della vita di per sé stessa una storia" racconta l'autrice.
Il pubblico così è come fosse seduto su una panchina al parco a sbirciare i  movimenti dei passanti con i loro tic e la loro gestualità personale, come fosse seduto al bar a orecchiare i racconti dei vicini di tavolo: i loro amori, i loro problemi, la loro vita più o meno complicata e le loro meschinità…
Un'ora e venti di spettacolo senza interruzione fanno di Bella Figura una gran prova di teatro, interessante e difficile, resa magistralmente dal cast di attori Anna Foglietta, Paolo Calabresi, Anna Ferzetti, David Sebasti Simona Marchini. Da segnalare Anna Foglietta che tiene la scena e il testo in pugno con maestria, bravura e gusto.

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