La Casa Nova del teatro del Go

foto da profilo Facebook di teatro del Go

La storia è risaputa essendo "la Casa nova" uno dei pezzi meglio riusciti di Carlo Goldoni nel quale c'è uno straordinario affresco della borghesia settecentesca e ruota intorno all’insediamento nel nuovo prestigioso appartamento da parte di una coppia di sposi sull’orlo del dissesto economico, che sarà evitato solo con l’intervento del vecchio ricco e compassionevole zio Cristofolo, deus ex machina che risolve tutto in bene con matrimonio di rito.
La commedia è stata messa in scena dal "Teatro del Go" (compagnia filodrammatica di Venezia) presso il teatro Momo di Mestre di fronte una platea colma (ormai per eventi del genere il tutto esaurito non fa più notizia per il teatrino di via Dante!).
L'esito però non è stato sempre positivo perché al di là della storia così ben costruita dal commediografo veneziano, al di là dell'impegno degli attori e dello sforzo notevole per i continui "cambi di scenografia" che la regia non ha voluto eliminare appesantendo un po' il ritmo soprattutto nelle ultime scene, non ci sono stati momenti particolarmente efficaci né sotto il piano delle trovate o soluzioni registiche, né sotto il piano della recitazione che non segue il ritmo (talvolta forsennato) che il testo imporrebbe.
Effettivamente è una di quelle commedie "la casa nova" che sollecita l'arte attoriale e pretende una tecnica che sinceramente spesso non si è fatta notare. Fin dall'inizio, tra l'altro, è stato evidente qualche impaccio (ad esempio solo per una corretta pronuncia o solo per una corretta riproposizione mnemonica del copione).
Se sotto il profilo registico come già fatto notare non ci sono stati particolari momenti felici, l'interpretazione di Lucilla Piacentini (oltre che regista, interprete di Checca - cittadina maritata) sembra degna di nota per la sicurezza e il brio dimostrati e per la naturalezza della recitazione.
Il pubblico in tutti i casi ha applaudito a lungo per il lavoro prodotto e la bella domenica di teatro vissuta allegramente. 

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