Un bellissimo sogno


Tredici attori in scena: finalmente! In questi tempi di "magra" in cui gli impresari debbono stare attenti ai conti e optare troppo spesso per pièce con pochi personaggi per risparmiare sui costi vivi, finalmente un palcoscenico riempito di attori. E che attori! Attori con tutti gli attributi tecnici per esser tali e mossi e diretti da un regista vero, Massimiliano Bruno che ha curato anche l'adattamento del Sogno di una notte di Mezza estate di Shakespeare portato al Toniolo di Mestre tra il 22 e il 24 marzo.
Uno spettacolo che forse avrà fatto balzare sulla seggiola i puristi, coloro che invocano le ripetizioni stanche del "già visto" o gli ingessati consumatori di una poesia malata di una malinconica nostalgia per il vuoto classicista, ma uno spettacolo in linea con l'epoca contemporanea, che deve fare i conti necessariamente con gusti, tempi e atmosfere estetiche diverse rispetto al passato e deve competere con la televisione, il cinema, gli sketch, il cabaret, il circo...
E' stato proposto così questo sogno, un po' strano forse, ma spassoso e veloce: una commedia che gioca a tutto tondo con la vita e i sentimenti dell'uomo e soprattutto sulla casualità degli amori e degli odi, delle scelte, della vita di ciascuno di noi, facendo propria e ripetendola come nenia la lezione che fu già di Democrito: "il vortice si produce spontaneamente e casualmente" cosa che si fa fatica a digerire almeno per non perdere autostima (Dante lo collocherà nell’Inferno IV, 136: “Democrito che il mondo a caso pone”).

Ma è uno spettacolo che coglie lo spirito Shakespeariano là dove vuole burlarsi dell'uomo e dell'umanità, là dove vuole descriverlo e commuoverci attraverso i suoi dolori, le sue velleità, i suoi istinti, le sue grandezze e le sue miserie.
Gli attori e soprattutto la regia costruiscono uno spettacolo fantastico, pieno di suoni, di colori e di immagini, pieno di teatro: nella recitazione sopra le righe, in quella più naturalistica o in quella comica, grottesca o surreale; nei giochi musicali, nei cori, nei ritmi, nei suoni, nei gesti...
Uno spettacolo da vedere per assistere a un classico "rivisitato" con intelligenza e buonumore (che non guasta mai) e rappresentato con maestria: insomma un bellissimo sogno.
Applausi lunghi, anche scroscianti.

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