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"I Parenti Terribili": una commedia dark che ti fa pensare

Lo spettacolo (messo in scena  da Milvia Marigliano, Mariangela Granelli, Filippo Dini, Giulia Briata, Cosimo Grilli, formidabili interpreti diretti magistralmente dalla regia dello stesso Filippo Dini), è di alto livello come se ne vedono sempre più raramente nel panorama dei teatri italiani schiacciato e oppresso da drammaturgie celebrali che tradiscono il teatro e che si pavoneggiano di intelligenza, e riproposizioni stantie di spettacoli retrò, nati vecchi già prima di calcare i palcoscenici. I Parenti Terribili sono una produzione TSV – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bolzano "I Parenti Terribili" di Jean Cocteau, nella messa in scena curata da Filippo Dini, si presenta come un'opera di notevole interesse offrendo spunti di riflessione sulla complessità delle relazioni familiari e sulla loro rappresentazione. La pièce esplora le dinamiche di una famiglia borghese, segnata d...

63Azioni: un'opera incompiuta

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  Drammaturgia Marco Gnaccolini Con Marco Tizianel Regia Marco Caldiron È dalla poesia Vivere di Ágota Kristóf che lo spettacolo 63Azioni proposto dalla compagnia Carichi Sospesi di Padova ha preso le mosse. Lo spettacolo è andato in scena domenica 12 gennaio 2025 al Teatro Villa Belvedere a Mirano all'interno della rassegna " Molecole " proposta da Farmacia Zooè . Questa la poesia nella traduzione di Fabio Pusterla e Vera Gheno. Nascere Piangere succhiare bere mangiare dormire aver paura Amare Giocare camminare parlare andare avanti ridere Amare Imparare scrivere leggere contare Battersi mentire rubare uccidere Amare Pentirsi odiare fuggire ritornare Danzare cantare sperare Amare Alzarsi andare a letto lavorare produrre Innaffiare piantare mietere cucinare lavare Stirare pulire partorire Amare Allevare educare curare punire baciare Perdonare guarire angosciarsi aspettare Amare Lasciarsi soffrire viaggiare dimenticare Raggrinzirsi svuotarsi affaticarsi Morire. "63...

Un rumore senza anima

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Molto rumore per nulla, di William Shakespeare, regia di Veronica Cruciani con Lodo Guenzi, Sara Putigliano. La rappresentazione di "Molto Rumore per Nulla" diretta da Veronica Cruciani, con Lodo Guenzi e Sara Putignano, si proponeva come una rivisitazione moderna e dinamica del classico shakespeariano. L'obiettivo era quello di avvicinare un pubblico giovane al teatro e al testo originale, ma l'esecuzione ha lasciato emergere alcune criticità. Aspetti Negativi: ● Eccessiva teatralità : la regia, pur nella volontà di modernizzare l'opera, è risultata a tratti eccessivamente caricata. Le invenzioni sceniche, spesso sopra le righe , hanno conferito alla rappresentazione un'aura buffonesca e surreale che ha tolto spessore e credibilità al testo . ● Ritmo discontinuo : i tempi comici, invece di alleggerire la narrazione, hanno finito per appesantirla. Le gag, dilatate oltre misura, hanno messo a dura prova la pazienza degli spettatori . ● Difetti nella recitazione...

Un Goldoni insolito: una Incognita da vedere

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  L'incognita di Carlo Goldoni produzione Fondazione Atlantide - Teatro Stabile Verona - Centro Teatrale Da Ponte Non conoscevo - e ne faccio mea culpa - il Politeama Rossetti e sono stato incantato nel sentire l'impegno e la straordinaria varietà di proposte che il teatro di Trieste (ovvero il Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia) offre al pubblico. Questa ricchezza è evidente non solo nelle rappresentazioni in programma, ma anche navigando nel sito ufficiale del teatro, https://www.ilrossetti.it . Spettacoli classici, contemporanei, mostre, concerti, convegni e chi più ne ha più ne metta, distribuiti soprattutto nell'ambiente principale del teatro, il Rossetti appunto, e le sale ad esso collegate, prima fra tutte la Sala Bartoli che prende il posto tradizionalmente occupato dal loggione o dalle soffitte, un teatro nel teatro, un teatro vero e proprio di dimensioni ovviamente ridotte, al quarto piano dell’edificio. È proprio nella Sala Bartoli che ho avuto l'opport...

Una Elisabetta grandissima, accompagnata da altrettanto grandi interpreti

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I CORPI DI ELIZABETH di Hella Hickson regia Elio De Capitani, Cristina Crippa con Elena Russo Arman, Maria Caggianelli Villani, Enzo Curcurù, Cristian Giammarini produzione Teatro dell’Elfo, TSV – Tearto Nazionale Sono talmente bravi e la regia è talmente particolare e sapiente che alla fine, agli applausi, ci si rende conto che per creare questa messa in scena che di primo acchito sembra essere stata costruita da un gruppo numerosissimo di attori e di attrici, gli interpreti sono solo quattro.  (foto da https://www.teatrostabileveneto.it/spettacolo/737_826_i_corpi_di_elizabeth) Anche la drammaturgia e la costruzione della scena anche negli spazi e nella scenografia sorprendono per la loro intelligente efficacia.  Così si parla di Elisabetta prima (la grande) l'unica donna non sposata a governare l'Inghilterra per 44 anni che non si vuole mai assoggettare al potere maschile. Ed è proprio qui il conflitto che si vuole mettere a nudo nel dramma tra il corpo della donna e il corp...

Uno zoo inquietante anche se un po' vecchiotto

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  Lo Zoo di vetro di Tennessee Williams traduzione Gerardo Guerrieri regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi con Mariangela D’Abbraccio, Gabriele Anagni È un racconto di solitudine, fuga dalla realtà, egoismo, malinconia del passato, amore e gabbie! Laura fugge dalla realtà stando praticamente segregata in casa a collezionare animaletti di vetro, lo “zoo di vetro” a cui allude il titolo; Tom invece si estranea bevendo e passando la maggior parte del tempo al cinema. Amanda, la loro madre, vive nei ricordi di quando era giovane e bella e le sue nostalgie appaiono una sorta di riflesso, esasperato e lucidamente torbido, delle inquietudini e del disagio morale di molta parte della coscienza moderna.  Tutti dunque si sentono in gabbia e non c’è via di uscita! Il testo di Tennessee Williams sembra mostrare decisamente tali gabbie in cui forse tutti noi siamo (consapevolmente o inconsapevolmente) e nella recitazione anche sopra le righe soprattutto della brava Mariangela D’Abbraccio...

Un amabilissimo e bravissimo Claudio Bisio

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Con " La mia vita raccontata male " il teatro torna  ad essere quello che certo può essere e deve anche essere: puro divertimento, che non è mai però né sguaiato né fine a se stesso e che fa anche riflettere, talvolta un po' amaramente. La pièce in effetti sembra aver assimilato pienamente la lezione di Pirandello sull'umorismo, quel “sentimento del contrario” che è la riflessione sul dramma che si nasconde spesso dietro il riso e che il grande scrittore agrigentino esemplifica con la figura della “ vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili ”. Poi mettiamoci in scena un attore bravissimo e simpaticissimo come Claudio Bisio che non si risparmia mai né in scena né a dialogare col pubblico anche a spettacolo terminato e allora si può capire come la serata a teatro sia stata veramente proficua e i soldi del biglietto spesi bene. Attingendo dall’enorme e variegato pat...